Riportiamo qui la Conclusione del file allegato in pdf e contenente la rassegna e la discussione dei Documenti magisteriali e del Concilio Plenario Sardo. La Conclusione riguarda i testi del Concilio Plenario Sardo.
Conclusione
Sembra doversi così confermare e precisare la conclusione proposta alla fine della prima parte. Un’analisi del concetto di “inculturazione†nel
Concilio Plenario Sardo non può limitarsi ai contesti in cui questo termine è usato. Sovente, infatti, anche quando il termine è assente, è presente però il concetto stesso di inculturazione. Tuttavia, in entrambi i casi, il discorso conciliare sembra non tanto proporre un discorso “compiuto†sul tema, quanto evidenziare la necessità di iniziare davvero all’interno della chiesa sarda un discorso di evangelizzazione inculturata e inculturante.
La discussione linguistica su Chiesa e lingua sarda dovrà dunque tener conto che sul piano preliminare della lingua come “linguaggioâ€, inteso nel senso antropologico più ampio richiesto dalla “inculturazioneâ€, la Chiesa sarda non è certo ai primi balbettii, ma attende di trovare espressioni più “articolateâ€. Queste espressioni non sono da attendere come un “si si, no no†della Gerarchia, come se tutto dipendesse dai vescovi. Questo non corrisponderebbe a una concezione “articolata†della Chiesa. Abbiamo visto dai documenti magisteriali che una vera “inculturazione†o è fatta e vissuta infine dai “laici†o non avviene per niente, se non a parole. Ciascuno deve fare la sua parte. Ai vescovi non spetta fare quello che devono fare i laici, ma hanno certo il dovere di incoraggiarli a progredire nei loro compiti specifici. Ai laici spetta dunque il compito di quegli «
studi profondi » e soprattutto di quelle «
tranquille esperienze » che già P. Arrupe indicava per ogni “missionarioâ€, prete o laico.
In vista di una simile “articolazione†comune, il Concilio traccia autorevolmente un cammino, e lo traccia, ci sembra di dover dire, con tanto maggiore coraggio quanto più sembra esso stesso di non saper ancora pronunciare o non conoscere in anticipo tutte le tappe che lo attendono lungo la strada indicata.